By NadiaFlavio
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By NadiaFlavio
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By Flavio
“Oggi devo prendere l’auto..come stiamo a carburante: ne hai messo o l’hai lasciata secca come un torrente ad agosto?”
“ma che dici? proprio ieri in autostrada l’ho vista a 1.70 e ne ho fatto 50 euro…ti ricordi che in Grecia,due settimane fa, i prezzi oscillavano tra l’1.79 e 1.83..?
Eh, che dici..hai visto la tua mogliettina..altro che storie su noi donne al volante pericolo costante, che per noi i motori sono tabu’, che dovremmo andare a piedi…tutte balle!!!”
“Porca miseria!!! Sei un genio…davvero.
Hai detto 1.70 anziche’ 1.83 a litro eh?”
“Gia’, proprio cosi’!”
“Ti faccio una domandina semplice..cara Andrea De Adamich.La macchina che abbiamo affittato in Grecia come andava?”
“Bene direi…”
“No a cosa andava..che tipo di carburante..intendo..”
“A benzi…..benzina?”
“Brava Alonsina…e la nostra a cosa va?”
“A gasol……gasoli…ehm vuoi dire che c’e’ differenza?”
“Direi di si..Shumakerina..ed al distributore qui sotto oggi lo danno ad 1.63!!!”
“Ehm…comunque prendila pure io vado con l’ autobus…”
BY FLAVIO
Finalmente sono arrivati…..cosa?
ma i malti naturalmente.
Ora possiamo finalmente dare inizio alle danze e cominciare la produzione di birra per la stagione 2013-2014.
Eh, gia’ perche’ io ed i miei illustrissimi soci,nelle persone di Marco boss dei parcheggi cittadini,Claudio pilota di autobus ed Alberto pompiere dal pollice verde, siamo diventati oramai produttori semiesperti visto che consumatori professionisti lo eravamo gia’ da ragazzini.
dovete sapere che ogni anno puntualmente ci ritroviamo nel garage di Claudio , tiriamo giu’ la saracinesca e, come nel periodo del proibizionismo dei primi anni del secolo scorso in America, quelli del film gli intoccabili, di Al Capone per intenderci, svolgiamo l’attivita’ piu’ o meno lecita e semiclandestina.
Perche’ si sa, il luppolo perde il pelo ma non il vizio.
Tutto ebbe inizio qualche luna fa (mi piace dirlo all’indiana) quando, durante una delle tante, forse troppe, come mi sta suggerendo il mio fegato, ribotte estive, all’ennesimo tiro di collo di Becks Alberto propose:
A: “Perche’ non ce la facciamo da soli…”
F: “Cosa?”
A: “Ma la birra naturalmente….ho un collega che se la fa e viene fuori che e’ una bomba…”
C: “Ma sai che nonostante tu sia ciucco perso e totalmente inaffidabile non hai detto una cazzata.”
M: “Fatti spiegare bene il procedimento dal tuo collega cosi’ possiamo provare anche noi.”
detto e fatto.
nel giro di una settimana, gasati come mandrilli ci eravamo procurati un cisternone in acciaio inox da cento litri con relativo rubinetto, un termometro, un densimetro, un ampollina e naturalmente i malti ed i lieviti.
Insomma, eravamo pronti ad operare degni del miglior chimico ed onorificiarci del titolo di mastri birrai.Cosi’, il destino volle che tutto si compiesse in quel pomeriggio afoso di Luglio nell’appartamento di Claudio.
C:” Raga, sbrighiamoci perche’ abbiamo solo un ora di tempo, poi arriva mia moglie che non sa nulla di questo apppuntamento e non ama il disordine..quindi mi raccomando meno casino possibile..”
F: “Ma figurati stiamo ben attenti…”
CRASSHHHHHHH
C:” Cos’ e’ stato?”
Compare Alberto sulla porta del bagno con in mano la statuetta di un putto senza testa
A: “Scusa Cla..e’ che stavo sciacquando il cisternone nella vasca quando ho scontrato questa…nel tentativo di afferrarla al volo ho lasciato andare la doccetta ed ho allag…mmm fatto un po di casino..ma non preoccuparti asciugo tutto io..”
F:” Un putto? Ma che cazzo ci fai con un putto nel cesso?”
C:”E’ mia moglie…ha la mania degli angioletti obesi..sono dappertutto..e’ un incubo..”
A:” ok comunque procediamo.Mettiamo a scaldare l’acqua che ci servira’ per sciogliere i malti, occhio che sono appiccicaticci come la colla topicida.
la cisterna e’ pulita.L’ appoggio sul tavolo.
Ah Cla, volevo portare a casa l’angioletto decapitato per ripararlo ma non trovo piu’ la testa..chissa’ dove e’ finita…”
F:” Be’ ora pensiamo alla birra dai, poi la cercheremo…”
M:”Per me questa e’ pronta, fate attenzione…ahhhhhhhiaaa cazz…scotta..non la tengo..non la teng..”
SPLASHHHHH
C:” Porca troia!!!! Il malto sul cotto e ci stai anche camminando sopra..levati di li’..togliti la scarpa cazzooooo!!!”
A:”Guarda che casino!!!”
F:”Pulisco io con questo straccio….ecco..per benino…..”
C:”Noooooooo…che hai fatto?”
F:” Che ho fatto?”
C:”Quello era l’asciugapiatti ricamato da mia moglie da regalare a mia suocera per il suo compleanno..”
F:”Mi dispiace…te lo faccio rifare da mia madre.Quando glielo dovete dare?”
C:”Questa sera..siamo a cena da lei..dovevamo darglielo questa se…ra!”
A:”Mmmmm dei fiori, regalategli dei fiori!”
M:”Scarpa lavata…solo che avevo le mani appiccicose e non riuscivo a dirigere la doccetta..cosi’ ho allag…mmm fatto un piccolo laghetto ma non ti preoccupare Cla rimedio subito.
Passatemi quello strofinaccio sporco..quello li’ con su scritto : AMMAM AIM A…”
C:” Non e’ uno strofinaccio…e c’e’ scritto A MIA MAMMA deficiente…e’..o meglio era il regalo per mia suocera.
M:”Ah, scusa…vabbe’ dai oramai e’ andato..pensiamo alla birra!!”
F:”Ok dai, procediamo..malti messi..aggiungiamo ora l’acqua bollente..
C:”Attento, versala dal becco della pentola se no fai un c…..AHIAAAAAAAAAAAAA…Porca puttana…PORCA PUTTANAAAA mi hai ustionato una gamba, ma fai attenzione..”
F:” Scusa, scusa …ehm dal becco dicevi..cosi’, fatto”
A:” Bene, ora lo zucchero”
M:”L’ho preso io…eccolo!”
A:” E questo cos’e’?”
M:”Lo zucchero, perche’ non lo vedi?”
A:” Lo vedo che e’ zucchero, ma e’ un kilo di zucchero..dove sono gli altri tre kili?”
M:”Ma mi avevate detto un kilo…”
F:” Un kilo ogni barattolo: quattro barattoli = quattro kili: e ‘ pura e semplice logica, non trovi insensato?”
C:” Cazzo, cazzo, cazzoooo. Meno male che ho un po di scorta in dispensa. Ora pero’ sono senza e mia moglie deve preparare la torta per questa sera, mi dite come faccio?…”
A:”Dai, potete sempre regalarle dei fiori alla vecchia…”
C:”Ma tu sempre con sti cazzo di fiori te ne esci?”
M:”Dai ragazzi andiamo avanti. Bisogna mescolare. Hai un cucchiaio lungo Cla?”
F:”Lungo? Ma qui ce ne vuole uno di mezzo metro!”
C:”Aspettate vado a cercare di la in sala nel mobile ci dev’essere qualcosa…..dunque vediamo qui ci sono le posate del matrimonio…qui uno sbattitore..qui la tessera della biblioteca..ah, ecco dov’era finita…maledetta…”
A:”A postooooooo, Cla trovato…..belin che resistenza fa questa melassa..e’ dura da scigliersi…azz…che sforz…”
STOCKKK
F:”Si e’ rotto il bastone dentro..”
C:”Bastone? Quale bastone? Cosa avete usato?”
M:”Un bastone che era li’ appoggiato al divano.Ma non preoccuparti l’abbiamo lavato bene prima.”
C:”Ma era il bastone di mia suocera.L’aveva dimenticato Sabato e stasera avrei dovuto riportarglielo…apparteneva a suo padre e prima ancora a suo nonno…era legatissima a quel bastone….”
A:”E se le portassi dei fio…..”
C:”Sai dove devi ficcarteli i tuoi fiori?”
F:”Calma ragazzi ci ho pensato io. Bastone recuperato.Ora non resta che dargli un giro di nastro:”
C:” Ma ci hai infilato il braccio dentro…”
F:”Embe’..sei forse schizzinoso? Suvvia per qualche pelo di braccio…”
C:”Si e l’orologio e l’anello dove li vogliamo mettere?”
F:”Dove li vogliamo mettere..nananana…schizzinoso!!”
A:”Ora e’ tutto aposto.Datemi una mano che dobbiamo alzare il cisternone e portarlo con l’ascensore giu’ in garage dove rabboccheremo il livello con acqua fredda.
Pronti? Uno, due…tre…e….ufff se pesa..piano..piano…”
M:”Ehi calma che io ho una scarpa sola e non riesco a camminare bene..”
A:”Occhio a non spingere.La porta dell ascensore e’ stretta e rischio di lasciar….AHIAAAAAAAAA…
F:”Scusa..scusa Albe…”
A:”Scusa una fava…mi hai distrutto tre falangi..
C:”Non ci passa ragazzi.Non resta che portarla giu’ per la tromba delle scale.”
Arrivati in cantina chiudemmo la saracinesca dall’interno per poter issare il cisternone sul soppalco.
Le urla e gli sforzi che provenivano dall’interno erano piu’ o meno di questo tenore:
“Dai..prendilo bene da dietro…spingi.spingiiii di piu’ di piu’…ancora cosi’..bene cosi’ cosii”’ dai occhio che non si agiti troppo, non farlo muovere…”
Poi infilammo una canna di gomma dell’acqua per rabboccare..la passammo a Marco e Claudio sul soppalco e continuammo:
“Dai dai…non viene? prova a succhiare vedrai che viene succhia cosi cosi’ bravo…dai!
Quando finimmo aprimmo la saracinesca ed uscimmo tutti e quattro stravolti.
davanti a noi una coppia di pensionati con il loro cane ci guardava allibiti: avevano udito tutto e chissa’ che film si erano fatti in testa…anche il cane se ne ando’ abbaiandoci in un modo che pareva dirci in lingua canina :” Ma guarda te..sti quattro froci!!!”
Salutammo educatamente.
Claudio non lo vedemmo e sentimmo per due settimane probabilmente non voleva farsi vedere con i segni lasciati dalla moglie e dalla suocera che purtroppo per lui odiava i fiori come nessuna.
Ricomparve miracolosamente un giorno per annunciarci che la bionda era finalmente pronta e si poteva imbottigliare.
Spillammo tutta la birra in un apoteosi di schiuma e bollicine.
Era nata la nostra prima creatura.
.
Quella birra, la prima birra ci riusci’ veramente bene:la conferma ce la diedero le nostre mogli, i nostri amici ma soprattutto l’espressione della testa del
putto che ci sorrise angelicamente soddisfatto dal fondo del cisternone.
P.S. Le produzioni successive sarebbero nate direttamente nel garage.
E’ comunque tutto rigorosamente genuino:per il gusto usiamo un additivo segreto per
il gas……..be’, vi lascio immaginare!!!!
by Flavio
ARRIVEDERCI DON….TU CHE CHIAMAVI VASCO (ROSSI) E PIERO (PELU’) EVANGELISTI PERCHE’ “DANNO LA BUONA NOTIZIA E CONSENTONO AI GIOVANI DI SPERARE ANCORA IN QUALCOSA”, TU CHE SALUTAVI I TUOI RAGAZZI CON UN “CIAO DROGATI DI MERDA”, TU CHE DORMIVI DI GIORNO PERCHE’ LA NOTTE TENEVI COMPAGNIA A CHI NON AVEVA UN POSTO DOVE ANDARE A DORMIRE, TU CHE NON BUTTAVI MAI LE PAROLE AL VENTO..TU CHE SEMPLICEMENTE MA IMMENSAMENTE ERI E RIMARRAI PER SEMPRE….DON GALLO!!
BERLUSCONI UOMO DI FEDE?
NO, E’ FEDE CHE E’ UN UOMO
DI BERLUSCONI. (DON GALLO)
by F.
L’altra sera il mio amico Michele mi telefona per invitarmi al concerto di De Gregori al teatro Carlo Felice.
“Dai Fla vieni che ho due biglietti…”
“E dove li hai recuperati?”
“Ieri mattina, mentre ero al lavoro, ho telefonato per primo ad un emittente radiofonica..”
“ah eri al lavoro…mmm capisco e poi alla sera magari hai il coraggio di presentarti da tua moglie per dirle che ti sei fatto un culo cosi’…..comunque per me va benissimo…”
“Bene, allora ci vediamo domani sera alle 20.30 in piazza De Ferrari…”
“Ci saro’ e….grazie lavoratore!!!”
“Fanculo!!”
“A te!”.
La sera dopo mentre, chiuso nel mio giubbotto per non morire assiderato, sto aspettando Michele, mi vengono in mente due riflessioni:
la prima che finalmente mi passero’ una serata in tutto relax e perdipiu’ ad un concerto (apro una parente…non mi ricordo l’ultimo visto, forse i Simple Minds quindi periodo di guerre Puniche…).
La seconda riflessione e’ come mai che a me non riesce mai di vincere una beata mazza a qualsiasi tipo di concorso al quale partecipi…forse la sfiga ha sembianze animali e la mia e’ quella della Lince? Bah…mistero.
“Ciao bell’uomo..”
“Bell’uomo a me, ma come ti permetti?..Ciao Micche..innanzitutto grazie e poi vieni che e’ presto e ci andiamo a bere qualcosa al bar…”
Io non ho la piu’ pallida idea di quante persone possa contenere il Carlo Felice ma credo che la maggior parte siano entrati in quel bar…una calca da girone infernale.
Mi divincolo, sgomitando come un rugbista in mischia per arrivare alla cassa ed ordinare un punch al mandarino ed un caffe’corretto con la stessa difficolta’ che avrebbe Stevie Wonder ad infilare un filo di cotone in una cruna di un ago.
Beviamo le nostre cose appoggiando le rispettive tazze sulla testa di due ignare vecchierelle che, chissa’ poi se sono entrate nel locale gia’ vecchie di loro o se sono invecchiate in coda.
Alla fine riusciamo a consumare e decidiamo di uscire.
Imposto col navigatore del cellulare le coordinate della porta e ci dirigiamo verso l’uscita..mi rivolgo a Michele che mi segue alle spalle, lanciandogli un pezzo di cordino della felpa:
“per qualsiasi motivo non staccare la presa e ti condurro’ in salvo..”
Finalmente intravedo l’uscita…”Ecco ci siamo, ancora un piccolo sforzo e…” CRASH.
“Cazz…che e’ succesoo?”
Mi giro e vedo un tipo imprecare con le guance piene come un roditore inferocito:
“Gnam gnam…caccho il mio negroni sbagliato…”
In effetti il suo bicchiere si era letteralmente frantumato sul pavimento schizzando schegge di vetro impazzite sulle caviglie di alcuni presenti..generando attimi di panico ed un laghetto che si andava via via allargando: due terzi del negroni erano li’ ad alimentare il laghetto, un terzo era finito sulla patta dei miei pantaloni, chiari per giunta!
“Scusa tanto, pero’ anche tu con sto casino lasci il bicchiere sull’unica mensolina 10×10 del locale…..comunque te lo ripago basta che non mi fai andare alla cassa, piuttosto mi faccio torturare.”
“Va bene ..dammi 8 euro…”
“Otto euro?? Amico piu’ che un negroni sbagliato mi sa che hai sbagliato a prendere un negroni, se ti prendevi un aranciata era meglio…comunque tieni, qui ci sono 5 euro…e poi chi mi garantisce che non ne avessi gia’ bevuto una parte, se poi non ti basta mi posso sempre strizzare le balle e spremerti quello che mi e’ finito sulle braghe…”
“Gnam gnam…va bene cosi’ trankillo….”
“Michele, ma come parla questo….non e’ che il cirroso adotta la tattica di piazzarsi qui per farsi ripagare i beveroni…mmm ne ho forte il sospetto!!!”
Finalmente entriamo a teatro.
Le maschere ci mostrano i posti a sedere 11-13 fila 15:i primi due posti di un interminabile fila.
Prima pero’, mi infilo doverosamente in bagno nel tentativo di smacchiare, sciacquando con acqua e sapone per le mani, la chiazza alcolica che mi provoca un certo bruciore oltreche’ imbarazzo, ottenendo un pessimo risultato:sembro un incontinente con problemi di peso specifico e colorazione dell’urina.
Che vergogna.
Mi sfilo il giubbotto e me l’avvolgo in vita sembrando lo scemo del villaggio. Raggiungo finalmente il mio posto.
Mi sfilo la giacca.
“Ah , ora di qui non mi alzo piu’…”
Detto fatto.
Almeno una trentina di persone in successione come in un rito ecclesiastico devono, vogliono, esigono di passare di li’.
Sembra che abbiano venduto biglietti solo per quella stramaledetta fila..costringendomi ad alzarmi ogni volta e rimanendo in balia delle potenti luci del teatro puntate tutte sulla macchia e quindi sul mio pube.
Sara’ una sensazione, ma sembra che gli sguardi di quelli delle altre file siano rivolti tutti li’..ho ricevuto piu’ visualizzazioni in zona io in una sera che Rocco Siffredi in tutta la sua lunga, e sottolineo lunga, carriera.
Finalmente la processione finisce…rimane solamente vuoto il posto alla mia destra.
“Taci Michele..almeno abbiamo la poltrona dove posare i giubbotti e se proprio dev’essere occupato, speriamo almeno in un avvenente signorina in cerca di emozioni forti..”
“Oramai non viene piu’ nessuno, vedrai…”
Si spengono le luci…la band si piazza agli strumenti,Francesco entra col suo immancabile cappello e gli occhiali scuri…in uno scrosciare di applausi parte “sulla strada” il pezzo che da titolo al suo nuovo album…non prima di averci salutato ed informato a suo modo “Presento qualche canzone dal nuovo disco e poi apriamo la gioielleria» che infiamma il pubblico.
“Che forte eh, Micche il peggio e’ passato…”
Puff..puff…”Scusate potreste farmi passare…”
La luce e’ fioca ma abbastanza per intravedere una montagna umana…150 kg di lardo sudato come un prosciutto pieno di polifosfati che punta l’unico posto libero di tutto il teatro.Quale?…Vi ricordate la lince?
Mi sposto e faccio passare Jabba the Hutt…il quale con non poca fatica si lascia letteralmente cadere sulla poltrona rischiando di far cappottare tutta la fila.
Costretto in una posizione innaturale riesco a trovare la forza di girarmi verso il mio amico Michele ed avvisarlo:
“A Nostradamus,consoliamoci,che se De Gregori fa TITANIC almeno questa volta sappiamo dov’e’ l ICEBERG!!!!!”
by Flavio
MI ERA VENUTA L’IDEA PER UN ATTIMO DI REGALARLO A MIO PADRE PER I SUOI 78 ANNI….MA POI IL PRIMO PENSIERO E’ STATO: FORSE E’ MEGLIO UNA CRAVATTA E POI MIO PADRE, NON CUCINA NEMMENO!!!
BY FLAVIO
CIAO LARRY,
RICORDO NEGLI ANNI 80 ,GRAZIE ANCHE A TE, DI AVER PRESO IL MIO PRIMO CEFFONE DA UNA COMPAGNA DI SCUOLA, CHE EVIDENTEMENTE NON SEGUIVA MOLTO IL TELEFILM, QUANDO LE CHIESI MOLTO CANDIDAMENTE SE A LEI LE FOSSE PIACIUTO DALLA(S).
TI RICORDO BASTARDAMENTE INTERPRETE DEL MITICO PETROLIERE JR .
QUANTO MI PIACEVA IL TUO PERSONAGGIO, COSI’ MALEDETTAMENTE AUTENTICO NEL RISPECCHIARE TUTTI GLI UMANI VIZI …RICCHEZZA, AVIDITA’, DENARO,POTERE, MALVAGITA’……NON RIUSCIVO AD ODIARTI FINO IN FONDO PERCHE’ AMMIRAVO LA TUA INTERPRETAZIONE E POI, DICIAMOCELO FRANCAMENTE, TUTTI AL TEMPO ERANO SCHIERATI CON TUO FRATELLO BOBBY, L’EX UOMO TROTA, IL PERFETTINO, QUELLO CHE NON SBAGLIAVA MAI L’ACQUISTO DI UN POZZO OD UN CONTRATTO MA CHE ALLA FINE LO PRENDEVA SEMPRE IN QUEL POSTO PERCHE’ ERA STRARICCO ED ONESTO, CAPISCI? RICCO ED ONESTO..MA COME SI PUO’?….E COSI’..TUTTI A PRENDERSELA CON TE SOLO PERCHE’ AVEVI UN CARATTERINO UN TANTINO DIFFICILE.
NO, QUEL BOBBY EWING, PROPRIO NON MI PIACEVA.
L’UNICA COSA CHE INVIDIAVO AL TUO COTONATO E CUTUGNATO FRATELLO (AVEVA FORSE LO STESSO PARUCCHIERE DI TOTO CUTUGNO?) ERA IL FATTO CHE SI TROMBASSE LA PAMELA……AH, QUANTO SESSO ESTREMO ED AUTODIDATTA CON QUELLA DONNA!!!!
ANCHE TU COMUNQUE NON TE LA PASSAVI MALE NEL SETTORE E CI DAVI DENTRO COME UN MANDRILLO FORSE PER DIMENTICARE IL PRIMO MATRIMONIO QUANDO TI ERI SPOSATO UNA STREGA…… QUANTI MARITI POTREBBERO CAPIRTI!!!!
DUNQUE , CIAO LARRY…ADDIO LARRY
E NON PREOCCUPARTI, NON AVERE RIMORSI DA DOVE SEI, PER ESSERE ENTRATO NELLE CASE DEGLI ITALIANI CON QUEL PERSONAGGIO ARROGANTE, STRARICCO, MENZOGNERO, PUTTANIERE…….NOI, ITALIANI…NE RICORDIAMO UNO PIU’ RECENTE…..AL CUI CONFRONTO TU ERI UN DILETTANTE!!!
BY FLAVIO
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CHE DIRE….UN PROFESSIONISTA!!!!
Quest’anno siamo andati in Portogallo.
Veramente io mi ero messo in testa di andare in Grecia.
La Nadia , al contrario, voleva vedere Lisbona e cosi’ democraticamente ,direi, abbiamo deciso di coinvolgere i figli nella scelta.
Mio figlio Mirko si e’ subito Ponziopilatamente tirato indietro dicendo “A me basta prendere l’aereo che non l’ho mai preso e possiamo andare anche in Burundi”
Cosi’ visto che il suo voto era
praticamente nullo..e poi diciamocelo chiaro uno che vuole andare in Burundi non dovrebbe nemmeno votare……non rimaneva altro che quello di mia figlia , peraltro decisivo.
Cosi’, visto che non si poteva aspettare troppo x la prenotazione del Low cost, ho iniziato a corteggiarla subdolamente nella speranza che il suo parere andasse nella mia direzione.
Non mi restava che la giornata di sabato in quanto alla sera avremmo prenotato tutto via internet.
Pensai subito che la tattica migliore fosse quella del non dare troppo peso alla cosa e trovando mia figlia Noemi in bagno intenta a pittarsi le unghie approcciai un..
“Che bella dev’essere la Grecia…le casette bianche, il cielo blu, il mare azzurro, lo yogurt….”
“Lo yogurt?”
“Si ,non sai che lo yogurt greco e’ famoso, famosissimo…”
“Ma a me non piace lo yogurt papa’,anzi mi fa schifo….”
“A non lo sap..”
“Chi c’e’ in bagno…aprite..devo fare una cosa un po urgente…
“Un attimo Mirko,ora usciamo…
“Ok, lasciamo perdere lo yogurt ma tutto il resto merita davvero…”
“E tu come fai a saperlo?”
“L ho letto….”
“Allora aprite o no…
MI SCAPPA….”
“Un attimo amore ora papa’ ti apre…senti Noemi visto che per te non fa differenza potresti scegliere..ehm si insomma potresti avvicinarti di piu’ al mio tipo di vacanz….”
“Cosa stai cercando di dirmi papa’?”
“Niente..e’ solo che se… .si insomma visto che questa sera dobbiamo scegliere..e per te non…”
“Allora devo buttare giu’ la porta?!!!”
“E un attimo, per la miseria…e’ una questione importante….Valla a fare in Burundi azz…..senti facciamo entrare tuo fratello se no quello per ripicca vota PORTOG…..”
“Come?”
“Niente..niente….qui ci sono venti euro..comprati qualcosa di carino …..”
“Hai qualche problema all’occhio papa’?”
“No, perche’?’
“Continui a chiuderlo ininterrottamente…perche’ lo strizzi?”
“Ma..non so…avro’ un po di congiuntivite…..”
“Comunque grazie per i venti euro…ne terro’ conto..”
Quel ne terro’ conto mi aveva fatto passare la giornata tranquillo, tranquillissimo, anche perche’ mia moglie quel pomeriggio avrebbe lavorato fino a tardi e mia figlia era rimasta con me ed il nonvotante Burundiano…quindi al riparo da ogni possibile tentativo di corruzione….
Sera di Sabato ore 21.00.
“Allora il sito e’ aperto..incominciamo..tu Nadia hai votato Grecia….giusto?..”
“Spiritoso…”
“Ah no scusa…allora un punto per il Portogallo, io Grecia tutta la vita…tu Mirko?”
“Aereo..voglio l’aereo…”
” Ma cosa c’entra…e’ ovvio…ma che te lo dico a fare, lasciamo perdere…manchi tu Noemi..eh?.eh?”
“Papa’ ma fatti vedere quell’occhio, e’ tutto il giorno che lo strizzi ritmicamente, sembra la freccia del motorino….comunque io scelgo Lisbona….a proposito mamy, posso portare il vestito che mi hai comprato ieri,vero?”
“Ma certo cara…..”
“E….e i ven….i venti euro?…”
“Ah si grazie pa…ho visto giusto una borsa che si abbina al vestitino.. che e’ un amore…”
“Voglio andare con te in Burundi,Mirko!!!””
“Bravo papa’….guarda, guarda se c’e’ il volo!!!!!!”
per la cronaca, il Portogallo e’ bellissimo ma lo dico piano perche’ odio dar ragione a mia moglie!!!!
by Flavio
Lo so, non c’e’ bisogno di ricordarmi che manco dal blog da un po’.
Diciamo che mi sono preso una pausa di riflessione.
Me ne sono stato con le chiappe beatamente posate sulla sponda del fiume ad osservare le acque vorticose scorrermi davanti agli occhi o se preferite in riva al mare, seduto sulla sabbia a guardare le onde infrangersi ritmicamente contro gli scogli.
Quante cose sono successe nel nostro paese nel frattempo:
Ricordo di aver smesso di scrivere stanco e sfiduciato, nonostante il mio proverbiale ottimismo , da un mondo che non mi dava nessuna speranza per il futuro.
Ricordo di aver lasciato un paese dove i politici rubavano e promettevano la luna, la disoccupazione cresceva, gli stipendi erano fermi, la benzina aumentava, i delitti rimanevano impuniti, Vespa ci proponeva i plastici, il calcio era corrotto, le tasse ci opprimevano, sui giornali c’era sempre Belen, le canzoni di Sanremo facevano cagare, le trasmissioni della de Filippi pure e come se non bastasse anche il mio piu’ caro amico Gino aveva tradito la mia fiducia segnandomi profondamente l’animo.
E cosi’ ,parlando con Nadia, mi sono detto basta…riprendero’ a condividere i miei pensieri sul blog quando le cose saranno veramente cambiate!!
Ed ora finalmente posso dire che qualcosa e’ cambiato ….ho scoperto che le mie visioni erano errate, tutto mi sembrava eccessivo ma mi sbagliavo, eccome se mi sbagliavo………
rispetto ad allora la situazione si e’ ribaltata e mi sono convinto che non e’ piu’ come pensavo:
Gino in quella storia non c’entrava un cazzo!!!!!”
Un pensiero sul Natale da parte di un grande artista che ricordo con affetto e rimpiango molto.
Noterete come l’ultima frase sia sempre di moda nonostante siano passati parecchi anni.
by Flavio
Mirko:”Papa’, mi daresti un rotolo di carta igienica”
Iomemedesimo: “Guarda che in bagno ne ho appena messo uno nuovo, vai tranquillo”
Mirko: “Ma io non devo andare in bagno, papa’ ”
Iomemedesimo: “E che ci devi fare allora?”
Mirko: “Be’, la devo scrivere o no la lista dei giochi per Babbo Natale?”
by Flavio
By Flavio
Chi mi conosce sa che non sono ipocrita, non lo sono mai stato.
Percio’ anche questa volta devo esprimere cio’ che penso veramente.
Nella notte in cui ero e sono contento perche’ loro venivano fuori dalle viscere della terra San Jose’ , Cile. persone che purtroppo lavorano in miniera.
Ero e sono altrettanto triste perche’ loro non ci siano finiti!!!! Stadio Marassi, Genova. persone che purtroppo non lavorano in miniera
By Flavio
By Flavio
by Flavio